giovedì 25 ottobre 2012

Il Calvados

Acquavite di sidro prodotta in Normandia, e ottenuta da una particolare varietà di mele e di pere coltivate nel territorio del Calvados, la sua origine risale all’incirca al 1600. Consumata soprattutto nella regione, è diventata un brandy molto diffuso prima a Parigi e poi in tutta la Francia così da essere presto conosciuto solo come Calvados. Il “Cafè-Calva” era l’ordinazione più gettonata nei bistrot francesi e nel 1942 si è guadagnato l’AOC (Appelation d’Origine Controlée) e in seguito furono stabilite regole più rigide per la distillazione e l’invecchiamento del Calvados che può essere di due tipi: il Calvados AOC, e il Calvados AOC du Pays d’Auge (ottenuto solo con mele di quella zona e distillato 2 volte)  invecchiato anche  10 o 20 anni. 
Più a lungo il Calvados è rimasto in contatto con il legno di quercia più il suo sapore assomiglia a quello di un qualsiasi brandy invecchiato, ed assume un colore dorato, un marrone con riflessi arancioni e rosso mogano.  Nel 1997 è stata creata una denominazione per il Domfront che prevede il 30% di pere ed ha un sapore fruttato. Il Calvados più giovane è utilizzato per la creazione di Cocktail e long drinks. In Francia viene bevuto come aperitivo o durante i pasti, tra una portata e l’altra, per riuscire a fare onore a tutte le portate di un banchetto: il famoso “trou normand”, conosciuto dalle buone forchette. Il Calvados si serve in bicchieri da cognac.

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