Ma Le Coupole, situato strategicamente tra il Vicariato
di Roma, e alcuni collegi universitari ecclesiastici, proprio nel quadrilatero
dei negozi e delle sartorie più rinomate del clero, ospita spesso anche
importanti porporati.
Ovviamente niente papaline cardinalizie, giusto un sobrio
e raffinato clergyman, e, monsignori ed eminenze, per il piacere d’incontrarsi
a Roma sulla strada dello shopping ecclesiastico, si soffermano volentieri per
due chiacchiere e un drink ad uno dei tavolini di legno chiaro di quel bar
spazioso, elegante, dal fascino discreto di un club londinese, quasi invisibile
dai grandi salotti della hall dell’hotel.
I loro cocktail preferiti? I
classici, oltre all’”Americano”, il cocktail Martini, e poi il “Manhattan”:
nel
Mixing Glass, cinque, o sei, di cubetti di ghiaccio, qualche goccia di
Angostura, 1/3 di Vermouth Rosso, 2/3 di Canadian Whisky, e una ciliegina
tentatrice (dimmi quando la mangi e ti dirò chi sei!).
Un altro cocktail molto
richiesto è il “Whisky Sour”, che
però adesso -ci dice Zecchinelli- si serve “on the rocks”:
nello Shaker con ghiaccio in cubetti: 1
parte di sciroppo di zucchero, 2 parti di limone, 7 parti di Bourbon Whisky.
Shakerare energicamente e filtrare in un bicchiere doppio old fashioned ghiacciato
e pieno di cubetti di ghiaccio, guarnire con una mezza fettina di limone ed una
ciliegina al maraschino.
Drink di
punta a Le Coupole, molto richiesto dagli habitué anche il “Pisco Sour” che
Zecchinelli ha riportato in auge, da un anno a questa parte e che ha
conquistato anche noi.
Questo cocktail, che si dice sia stato Inventato da un
barman californiano in un bar di Lima, nel 1951, sostituendo il whisky con il
Pisco, liquore tipico del Perù, “rinasce” a Le Coupole grazie alle insistenze
del regista, di origini peruviane, Solari.
Biagio Zecchinelli ce ne consiglia
due versioni, la prima “vecchia maniera” è a suo dire la migliore per
assaporare completamente l’aroma di un ottimo Pisco originale peruviano (La
Diablada, Macchu Pisco):
nello Shaker con ghiaccio in cubetti (bello solido), 2
oz Pisco, 0.75 oz sciroppo di zucchero, 0.75 oz succo di limone, o succo di
lime fresco e 1 chiara d’uovo (o anche 1/2 chiara d’uovo).
Shakerare molto
energicamente e a lungo, per emulsionare la chiara d’uovo. Versare in un
bicchiere doppio old fashioned e al centro dell’emulsione far cadere alcune
gocce di Angostura a mo’ di guarnizione, finire con due cannucce. La versione
più moderna si avvale del blender per un’emulsione perfetta, e spesso di un
Pisco cileno, più facile da trovare in Italia, il tutto versato in un bicchiere
doppio old fashioned, 4 gocce di angostura a mo’ di guarnizione nel mezzo
dell’emulsione e due cannucce.
Perché è il nostro preferito? Per quel gusto particolare del Pisco, che
in questo cocktail, con il limone, sprigiona un bouquet di aromi delicati, e
pur rimanendo alcolico non è aggressivo.
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