Hollywood e i cocktail
Sean Penn e il Bloody Mary
Geniale, anticonformista, a volte turbolento, ma
simpatico e generoso (si è adoperato moltissimo per la popolazione di Haiti
dopo il terremoto, così come aveva fatto per gli abitanti di New Orleans dopo
la tragedia dell’uragano Katrina) Sean Penn, attore e regista, per quanto
riguarda i cocktail, ha una passione per il Bloody Mary, o forse ne è rimasto
conquistato alcuni anni fa, al Bar
del Four Season di New York, dopo aver assaggiato un Bloody Mary un po’ diverso
dal solito. Così tutte le volte
che ci tornava, ordinava immancabilmente un Bloody Mary. Finché un giorno
chiese, al bar manager dell’epoca, Daniele Confalonieri, cosa avesse quel Bloody
Mary che lo rendeva così diverso e, detto fatto passò dall’altra parte del
bancone, e non se ne andò sino a quando non l’ebbe imparato.
Abbiamo incontrato Daniele Confalonieri a Milano poco
tempo fa (e presto vi parleremo di lui), e ci ha svelato (in parte) il mistero.
Sì perché il Bloody Mary è uno dei drink di cui esistono più versioni, tanto che, a parte quella considerata
classica, volendo, ogni bar può avere la sua. Così Daniele Confalonieri ci ha rivelato
solo qual è l’ingrediente particolare che rendeva il Bloody Mary che è piaciuto
a Sean Penn, così gustoso, ma non come si fa. Ecco perché, secondo noi ad un
certo punto Sean Penn ha scavalcato il bancone e non se ne è andato sino a
quando non glielo hanno insegnato. (Capito la lezione? Certo se non vi chiamate
Sean Penn magari chiamano la sicurezza…)

Sulle sue origini girano molte storie, alcune leggendarie
e questo è uno degli aspetti più affascinanti dei cocktail, spesso legati a
barman giramondo che grazie a un drink entrano nel mito.

Ma nel 1935
il padrone dell’Hotel, decise che “Bloody Mary” suonava troppo volgare, e
impose a Petiot di cambiargli nome e il drink diventò: “Red Snapper” e il gin
sostituì la Vodka, che all’epoca era poco conosciuta e ancor meno distribuita,
in America.
La ricetta del “Red Snapper” venne pubblicata per la
prima volta dal Cocktail Guide and Ladies Companion di Crosby Gaiger nel 1941 ed è la seguente:
2 oz di succo di pomodoro
1/2 cucchiaino da Tè di salsa Worchestershire
1 pizzico di sale
1 pizzico di pepe di cayenna
Uno spruzzo di succo di limone
Sale, pepe rosso a piacere
Il tutto in uno shaker, e dopo aver ben shakerato servire
in un bicchiere Delmonico.
Ma gli
esperti, che hanno ricostruito la storia dei liquori e quella del succo di
pomodoro, nonché le vicende politiche dei due paesi, hanno trovato molte
discrepanze nella storia di Petiot dove c’è senza dubbio del vero, ma esiste anche un’altra storia,
raccontata dall’attore George Jessel (una stella nel “Walk of Fame”) che negli
anni 1920 calcava i teatri di Broadway, e lavorava per il cinema con un certo
successo, oltre ad essere un famoso organizzatore di feste e di eventi, ed un
inveterato gaudente. Jessel, nella sua autobiografia: “The World I Lived In!”,
racconta proprio come nel 1927, a Palm Spring abbia Inventato il Bloody Mary.
Fu dopo una notte di bisboccia a base di champagne, nelle pieghe di un aristocratico torneo di Softball con l’elite locale, e dovendo tornare sobrio per poter scendere in campo, dopo aver tentato con vari miscugli anti sbronza, provò con della vodka, (un liquore che all’epoca “nessuno voleva e che puzzava di patate marce”) e per coprirne l’odore ci aggiunse del succo di limone e del pomodoro. Fu sufficiente qualche sorso di quella mistura “per fare piazza pulita di tutte le farfalle che ci ronzavano in testa” scrive convinto l’attore.
Fu dopo una notte di bisboccia a base di champagne, nelle pieghe di un aristocratico torneo di Softball con l’elite locale, e dovendo tornare sobrio per poter scendere in campo, dopo aver tentato con vari miscugli anti sbronza, provò con della vodka, (un liquore che all’epoca “nessuno voleva e che puzzava di patate marce”) e per coprirne l’odore ci aggiunse del succo di limone e del pomodoro. Fu sufficiente qualche sorso di quella mistura “per fare piazza pulita di tutte le farfalle che ci ronzavano in testa” scrive convinto l’attore.
Nel 1946 il libro Stork Club Bar Book di Lucius Beeber riporta la seguente ricetta del Bloody Mary:
3 oz di Vodka
6 oz di Succo di Pomodoro
2 spruzzatine di Angostura Bitter
1/2 limone spremuto
Shakerare con ghiaccio e servire in un Highball freddo.
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