Milano con Mostra
Ogni città ha un periodo dell’anno che le dona particolarmente, è una questione di luce, di odori, di suggestioni, così l’inverno si addice a Milano, splendida nelle giornate fredde e cristalline giornate di dicembre, con il sole che s’infila sotto i portici di Piazza Duomo, percorsi da un flusso continuo di gente che si sfiora a passo veloce, migra da un caffè, a un ristorante, da una vetrina all’altra della miriade di negozi scintillanti che arrivano sino a San Babila e poi nel quadrilatero elegante intorno a Via Monte Napoleone e via della Spiga.
Bar Cova |
Se siete da quelle parti, in fine mattinata,
entrate nei riti e nei ritmi cittadini e fermatevi da “Cova”, storico bar
pasticceria della Milano chic, assaggiate una fetta del suo famoso panettone e
sorseggiate un Campari-Orange, mentre
osservate il via vai di habitué: uomini eleganti in blu, il fazzoletto
candido che fa capolino dal taschino della giacca, signore ingioiellate,
cagnolini-mosca con pelliccia firmata, auto sportive e una molteplicità
d’idiomi da far invidia a New York. Se invece restate nei dintorni del Duomo
sentirete che nell’aria aleggia il profumo delle caldarroste mescolato con
quello aromatico del prezioso tartufo bianco, custodito e venduto anche lì
sotto i portici, accanto al Duomo, in baracchine di legno simili a banche di
cambio medioevali, con tanto di quotazioni e di bilancine di precisione che
trasformano il desiderio di tagliolini al tartufo in un investimento
finanziario.
Interno Duomo |
Nelle limpide giornate invernali, il Duomo diventa smagliante, le
statue e i pinnacoli sembrano moltiplicarsi in una sorta di foresta che si
allunga quasi a imbrigliare le nuvole, mentre il marmo prende la leggerezza del
merletto. Ma la cosa più sorprendente se salite sin lassù, sul tetto dove si arriva
in ascensore, è passeggiare tra santi e volute, e godersi lo straordinario
panorama che nei giorni migliori, spazia sino al profilo innevato delle
montagne.
Se il freddo vi pare troppo pungente allora entrate in Duomo, che è ricco, elegante, armonioso malgrado
le proporzioni (il terzo al mondo per grandezza), e gli stili, iniziato nel
1386, finito cinquecento anni dopo, ha visto nei secoli dominatori spagnoli,
francesi, austriaci e l’incoronazione di Napoleone Bonaparte a Re d’Italia.
Castello Sforzesco |
Milano, «capitale più a nord del sud e
più a sud dell’Europa del nord», mescola in egual misura l’amore per le
tradizioni, l’orgoglio per il proprio passato, i capolavori e i monumenti -come
il Cenacolo di Leonardo da Vinci, il Castello Sforzesco, la Pinacoteca Ambrosiana,
la Basilica di Sant’Ambrogio - con il gusto, la curiosità del design e
dell’architettura moderna.
Museo Poldi Pezzoli |
Un mix che porta chi voglia conoscere questa città,
dalle sale della Triennale dedicate all’arte moderna, alle collezioni del museo
Poldi Pezzoli, alle bellezze di villa Necchi Campiglio, ai padiglioni della
Nuova Fiera disegnati da Massimiliano Fuksas, ai negozi e agli spazi espositivi
creati dai designer della moda, dal teatro Armani, alla fondazione Prada, che a
Milano hanno eletto la loro capitale.
La Scala |
Se siete tra i fortunati mortali con in
tasca un biglietto per una “prima” del Teatro alla Scala, fate in modo trovare
il tempo di passare, sotto i portici di piazza Duomo, all’antico bar Zucca, del
1867(il bar Miani), che ebbe come clienti Verdi, Puccini e Toscanini, dagli
interni in mosaico, dove ancora oggi la sera si tinge di rosso-arancio, i
colori del rabarbaro zucca e del “Bitter d’Hollanda”, il Campari, una delle
tradizioni del locale.
Bar Zucca |
Chiedete un Americano, come si dice facesse il giovane
Hemingway, oppure un Negroni, se lo preferite come il Conte Cammillo, con un
tocco di gin (vedere Negroni nelle nostre ricette).
Pasticceria Biffi |
E dato che siamo a Natale,
non partite da Milano senza il panettone, dolce veramente “meneghino” e oltre a
quello di “Cova” potete indugiare almeno tra altre due pasticcerie “blasonate”,
quella di Marchesi, storica, tutta stucchi, dorature e bon bon, fondata nel
1824 (Via di S.Maria alla Porta), e quella di Biffi (Corso Magenta 87) fondata nel 1847 che al panettone
dedica persino un grande quadro a ricordo di quello “classico”, amato pare
persino da Papa Pio X, ma voi sbizzarritevi con una delle varianti moderne
magari quella con datteri e noci.
Se vi trovate a Milano nelle prossime settimane vi
consigliamo oltre allo shopping, una mostra: “Pablo Picasso” a Palazzo Reale
(sino al 6 gennaio) duecentocinquanta opere tra dipinti, disegni sculture e
fotografie che ripercorrono la vita dell’artista, i suoi vari periodi e i suoi
amori.
Bellissima e suggestiva anche la parte che riguarda Guernica, il grande
dipinto che venne esposto eccezionalmente a Milano nel 1953, nella sala delle
Cariatidi, stavolta lo vediamo su un grande schermo dove scorrono le fotografie
scattate a Picasso mentre lavorava al quadro, nei vari stadi della creazione,
dalla fotografa Dora Maar, compagna e musa del pittore spagnolo. Tra i quadri
in mostra ci sono anche: "Uomo con il mandolino" e "Uomo con la
chiatarra", "Ritratto di Dora Maar", "Due donne che corrono
sulla spiaggia", "Paul come Arlecchino", e "La
Celestina".
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