Mettete lo champagne (e lo spumante) in fresco il giorno
prima di aprirlo, o almeno dodici ore prima (per essere sicuri di non
dimenticarvene). Tenete a portata di mano un secchiello o (se la scelta del party di fine anno
è caduta su di voi!), una provvidenziale zuppiera con acqua fredda e cubetti di
ghiaccio, per le “bollicine-regalo-dell’ultimo-minuto”, ma resistete all’idea
d’infilare la bottiglia nel congelatore. Uno champagne, o uno spumante metodo
classico, è un prodotto sensibile che va rispettato e le temperature troppo
basse del congelatore sono un attentato al suo gusto fine e delicato.
Se volete organizzare una cena a base di champagne,
potete rimanere sullo stesso vino scegliendo un blanc de blancs. Oppure se
amate un particolare champagne, studiatene le caratteristiche e componete il
menù di conseguenza, scegliendo quei piatti che meglio si attagliano alla sua
struttura aromatica.
Se siete in cerca di qualche indicazione, c’è chi
consiglia uno champagne con una dominante di pinot nero, con pernici e fagiano;
mentre il blanc de blancs, sarebbe particolarmente adatto a pesce, aragosta,
astice, o carne bianca. Altri invece insistono sul fatto che essendo lo
champagne, un vino speciale, simbolo di gioia e di allegria, si accorda con
tutto ciò che compone la festa.
Volete assolutamente festeggiare con uno champagne e non
sapete se scegliere un sec, oppure un brut, o un demi-sec? In linea di massima
i sec e i demi-sec sono i più adatti per il dessert, mentre il brut è perfetto
come aperitivo, o per pasteggiare.
Coppa, o flute per apprezzare al meglio lo champagne, (o
lo spumante)? Nei film degli anni ’50 lo champagne era rigorosamente servito
nelle coppe, ma ormai da anni gl’intenditori preferiscono i flute, e ricordate
di tenere le dita lontane dal calice per evitare di scaldare il prezioso
elisir. Quindi allenatevi a tenere il flute dal piede, o al massimo dal gambo.
Voglia di Rosè
Quest’anno tra gli champagne e gli spumanti più richiesti
ci sono i rosé, che, come dicono i francesi “...fanno tremare gli esperti e
brillare gli occhi delle donne”, e visto che veniamo indicate come le
principali estimatrici di questo tipo champagne, ecco quelli che preferiamo noi
del blog:
“Veuve
Clicquot rosé” – il primo rosé champenois, un vino complesso dal gusto fruttato
dove il lampone, la ciliegia, la fragola di bosco sono le sfumature dominanti.
Perfetto per l’aperitivo, ma anche per il resto della serata.
“Dom Perignon rosé 2000” - uno dei migliori rosé della
Champagne, una sorta di capolavoro della maison Moet, però dal prezzo
decisamente molto elevato..
Tra gli spumanti italiani:
“Berlucchi
Cuvée Imperiale Max Rosè” Metodo Classico - colore rosa tenue, profumo fruttato,
dove dominano i frutti di bosco. Gusto morbido e dal perlage persistente. Vino
molto versatile, può essere servito come aperitivo, e si abbina in modo
perfetto a diverse pietanze tra cui i crostacei e i dolci alla frutta.
“Ferrari Brut Rosè “ Metodo Classico - colore rosa antico brillante. Dalla
fresca fragranza di fiori di biancospino, ribes e fragoline di bosco, gusto
asciutto, elegante con delicato fondo di mandorla dolce. Anche questo può essere
servito come aperitivo oppure accompagnare diverse pietanze.
Se la scelta di uno champagne o di uno spumante può
essere una scelta difficile, quella di un rosè lo può essere ancora di più.
Rinunciate al rosè se non siete sicuri della sua qualità. E comunque se avete
dei dubbi entrate in un’enoteca e fatevi consigliare. Attualmente si possono
trovare spumanti italiani di ottima qualità, a prezzi molto abbordabili in
qualsiasi enoteca di buon livello.
Per rimanere rigorosamente in tema, eccovi qualche
cocktail a base di champagne (o di spumante), magari per un fine anno in tete à tete, oppure per iniziare una cena tra amici.