giovedì 13 dicembre 2012

Incontriamoci al Bar: MILANO


Per un cocktail e uno spuntino vi portiamo al “Principe Bar” nello storico “Hotel Principe di Savoia”, nato nel 1927, al centro di uno di quei giardini (Piazza della Repubblica) dall’atmosfera parigina, piccole oasi sbucate dal nulla frequenti e inaspettate a Milano. Amiamo i bar degli Hotel, spesso accoglienti ed eleganti, lontani dalla strada e dai rumori, come il Principe Bar: ampio, tutto boiserie, marmi, colori vivaci, e un sorprendente lampadario di Murano che sembra un iceberg di cristallo, tutto onde candide e gocce. 
Look di classe, ma moderno, con un’illuminazione che mescola in modo armonioso la luce soffusa delle abat-jour con i neon colorati, il lounge bar ha una clientela internazionale, composta da delegazioni indiane, uomini di borsa e di finanza, ma anche stilisti di moda, attori, cantanti e scrittori. 
Il lussuoso hotel (scegliete, come Madonna, o Lady Gaga la suite presidenziale con annessa piscina privata con mosaico di delfini), coniuga tradizione e un design curato e sfizioso, tutto nuovo, e per il bar, grande atmosfera  e serate jazz e pop. 
Installatevi sui morbidi sofà di uno dei salottini d’angolo e tra i venti cocktail e long drink del menù, scegliete il vostro preferito, assieme ad una selezione di canapé caldi, o freddi, cioccolato fondente, nel caso abbiate scelto rum o cognac invecchiati, oppure (in caso di vincita in borsa), optate decisamente per il caviale. Spesso sul tardi a mo’ di “amuse-bouche” il bar serve delle deliziose brochette di frutti di bosco e cioccolatini.
Ordinate un Singapore Sling, se volete andare sul classico. Questo drink venne creato intorno al 1915 al Long Bar, del Raffles Hotel di Singapore dal barman Ngiam Tang Boon.

2 oz.  Succo d’Ananas
1.5 oz. Plymouth Gin
.5 oz. Cherry Heering
.5 oz. Granatina
.25 oz. Cointreau
.25 oz. Benedictine
.25 oz. Succo di Lime
1 spruzzatina di Angostura
Shakerare con ghiaccio e filtrare in un bicchiere Collins gelato e con  ghiaccio tritato. Guarnire con una ciliegina ed una fettina di ananas.

Per chi vuole restare sul classico, la lista dei cocktail del “Principe Bar” si fa ampia anche al di fuori del menù, basta chiedere al bar manager Daniele Confalonieri (che tra l’altro, ci ha raccontato l’episodio legato a Sean Penn e al Bloody Mary, con il quale inizia la nostra storia di questo cocktail), che ci ha confessato essere un estimatore del cocktail Martini, e del Margarita, e al suo staff, oppure, assaggiate un “Principe anniversario” dal colore verde smeraldo, servito in una coppa di cristallo di Murano che richiama la forma del grandioso lampadario del bar:

1/4 Blu Curaçao
1/4 Amaretto
2 gocce di succo di Limone
Shakerare con ghiaccio, filtrare in coppa di cristallo e finire con spumante Bellavista Franciacorta.

Più secco, (e quindi più nelle corde di chi scrive), il “Misty Mojito”, cocktail “rosso”:

1/4 vodka aromatizzata ai lamponi
1 cucchiaino di Zucchero di Canna bianco
1 goccia di Chambord
8 foglioline di Menta
More e Lamponi q.b.
In un Mixing Glass mettere le foglioline di Menta e quindi lo  Zucchero di Canna e spremere delicatamente, poi aggiungere le more, i lamponi, alcune gocce di Lime e ripetere l’operazione, aggiungere lo Chambord, la Vodka, mescolare e filtrare in un bicchiere alto, gelato, riempito di ghiaccio spezzato e finire con del Bitter Lemon.
  
Daniele Confalonieri ci ha fatto assaggiare anche il “cocktail bianco” creato quest’anno appositamente per il Natale, profumato al Lychees e apparentemente “leggero”, ma che rivela poi un cuore “spiritoso” e forte. Questo drink, interessante, dal gusto esotico, delicato e nuancé, qualche settimana fa era ancora senza nome e in attesa di entrare nel menù, quindi, se v’incuriosisce, chiedetelo direttamente a Daniele Confalonieri e già che ci siete, tentate di farvi dare la ricetta e i suoi ingredienti (ma su questo argomento, è assai poco loquace), per ora misteriosi anche per noi.

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