mercoledì 5 settembre 2012

69 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica


LANCIA CAFFE'

Sei un fan di Takeshi Kitano o di Kim Ki-duk? Trovi il film di Terrence Malick “To The Wonder” la verità estrema sull’amore, o la noia estrema? Un film sbagliato, o solo un film che ci coglie in un momento in cui non si ama nessuno, né si è amati, e ci si perde nell’oblio, e qualsiasi definizione, o riflessione romantica che ci sorprenda in questo stato d’animo è solo irritante? E’ giusto fare un film come “The Master” di Paul Thomas Anderson e portarlo ad un festival internazionale e per poi scegliere di fare una conferenza stampa quasi farsesca? Joaquin Phoenix che guarda i giornalisti con occhi di fuoco, bofonchia e poi sparisce e Philip Seymour Hoffman vestito da “oggi spianto i cavoli nell’orto e ci metto i pomodori, oppure vado a pesca?” Che sproloquia. Anderson, il regista, parla poco e per lo più con una mano davanti alla bocca così che, anche col microfono, la voce si sente poco e male. Il film parlava di Scientology? Forse, ma non si è capita la risposta. “La Pietà” di Kim Ki-duck? Un geniale film splatter. Ma sei sicuro? Bé per quello che ho potuto vedere sì, il mio vicino me lo ha confermato. Sai qualcosa l’ho perso, non tenevo gli occhi aperti. “L’intervallo” di Leonardo Di Costanzo: “bellissimo”, “carino”, “interessante”, “diverso”, “scolastico”, “compiuto”, un altro modo per raccontare Napoli.
La frase più pregnante di questi giorni è di Takeshi Kitano che alla conferenza stampa del suo  “Outrage Beyond”, una storia di yakuza del quale ha già pronto il sequel, a chi gli chiedeva se avrebbe usato il 3D ha risposto : “Il 3D è perfetto per i film erotici e quelli pornografici. Per tutto il resto non serve a niente.”
Ci siamo divertiti a fare un collage di opinioni, idee, impressioni, dei film per ora più attesi e dibattuti, il tutto raccolto tra mille discorsi e chiacchiere, nei migliori locali del Festival di Venezia,  ossia i Bar. Adesso ci portiamo anche voi e cominciamo addirittura da quello più esclusivo: il Lancia Caffè. Che cos’è? E’ un Bar-Caffè-Night-cinematografico sponsorizzato dalla Lancia guardato a vista da due bodyguard che gentilmente regolano il flusso, della serie: sei conosciuto? Ma sei sulla lista? Allora …fuori. Oppure c’mon! Il look esterno è quello di una sorta di astronave aliena, che durante il Festival del Cinema di Venezia, ormai da qualche anno si posa sulla terrazza dell’Excelsior, ma dentro, tra divanetti e piscina, fa tanto Caraibi, con il bianco della terrazza e poi la visione della spiaggia e dei capanni (cabine in veneziano), che sembrano bungalow dei mari del sud e il mare così pulito e verde… sulla linea dell’orizzonte. 
Ebbene lì c’è un bar fornitissimo (e sponsorizzatissimo) che offre mille prelibatezze alcoliche e non, dolci e salate e che ospita attori, registi, giornalisti, produttori e spesso anche noi che andiamo lì a fare interviste, piccole conferenze stampa, piccoli spuntini (quando ci riesce) e assaggi di dolci, cioccolatini o dolcetti Gobino e a fine giornata, un drink . Il Barman Davide Savoia ci ha raccontato la ricetta del suo preferito di quest’anno il “Pink Carpet”. 

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