Acquavite di sidro prodotta in Normandia, e ottenuta da
una particolare varietà di mele e di pere coltivate nel territorio del
Calvados, la sua origine risale all’incirca al 1600. Consumata soprattutto
nella regione, è diventata un brandy molto diffuso prima a Parigi e poi in
tutta la Francia così da essere presto conosciuto solo come Calvados. Il
“Cafè-Calva” era l’ordinazione più gettonata nei bistrot francesi e nel 1942 si
è guadagnato l’AOC (Appelation d’Origine Controlée) e in seguito furono
stabilite regole più rigide per la distillazione e l’invecchiamento del
Calvados che può essere di due tipi: il Calvados AOC, e il Calvados AOC du Pays
d’Auge (ottenuto solo con mele di quella zona e distillato 2 volte) invecchiato anche 10 o 20 anni.
Più a lungo il Calvados è
rimasto in contatto con il legno di quercia più il suo sapore assomiglia a
quello di un qualsiasi brandy invecchiato, ed assume un colore dorato, un
marrone con riflessi arancioni e rosso mogano. Nel 1997 è stata creata una denominazione per il Domfront
che prevede il 30% di pere ed ha un sapore fruttato. Il Calvados più giovane è
utilizzato per la creazione di Cocktail e long drinks. In Francia viene bevuto
come aperitivo o durante i pasti, tra una portata e l’altra, per riuscire a
fare onore a tutte le portate di un banchetto: il famoso “trou normand”,
conosciuto dalle buone forchette. Il Calvados si serve in bicchieri da cognac.
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