martedì 12 marzo 2013

Bar "Le Coupole" (seconda parte)

Ma Le Coupole, situato strategicamente tra il Vicariato di Roma, e alcuni collegi universitari ecclesiastici, proprio nel quadrilatero dei negozi e delle sartorie più rinomate del clero, ospita spesso anche importanti porporati. 
Ovviamente niente papaline cardinalizie, giusto un sobrio e raffinato clergyman, e, monsignori ed eminenze, per il piacere d’incontrarsi a Roma sulla strada dello shopping ecclesiastico, si soffermano volentieri per due chiacchiere e un drink ad uno dei tavolini di legno chiaro di quel bar spazioso, elegante, dal fascino discreto di un club londinese, quasi invisibile dai grandi salotti della hall dell’hotel. 
I loro cocktail preferiti? I classici, oltre all’”Americano”, il cocktail Martini, e poi il “Manhattan”
nel Mixing Glass, cinque, o sei, di cubetti di ghiaccio, qualche goccia di Angostura, 1/3 di Vermouth Rosso, 2/3 di Canadian Whisky, e una ciliegina tentatrice (dimmi quando la mangi e ti dirò chi sei!). 
Un altro cocktail molto richiesto è il  “Whisky Sour”, che però adesso -ci dice Zecchinelli- si serve  “on the rocks”:  
nello Shaker con ghiaccio in cubetti: 1 parte di sciroppo di zucchero, 2 parti di limone, 7 parti di Bourbon Whisky. Shakerare energicamente e filtrare in un bicchiere doppio old fashioned ghiacciato e pieno di cubetti di ghiaccio, guarnire con una mezza fettina di limone ed una ciliegina al maraschino.
Drink di punta a Le Coupole, molto richiesto dagli habitué anche il “Pisco Sour” che Zecchinelli ha riportato in auge, da un anno a questa parte e che ha conquistato anche noi. 
Questo cocktail, che si dice sia stato Inventato da un barman californiano in un bar di Lima, nel 1951, sostituendo il whisky con il Pisco, liquore tipico del Perù, “rinasce” a Le Coupole grazie alle insistenze del regista, di origini peruviane, Solari. 
Biagio Zecchinelli ce ne consiglia due versioni, la prima “vecchia maniera” è a suo dire la migliore per assaporare completamente l’aroma di un ottimo Pisco originale peruviano (La Diablada, Macchu Pisco):
nello Shaker con ghiaccio in cubetti (bello solido), 2 oz Pisco, 0.75 oz sciroppo di zucchero, 0.75 oz succo di limone, o succo di lime fresco e 1 chiara d’uovo (o anche 1/2 chiara d’uovo). 
Shakerare molto energicamente e a lungo, per emulsionare la chiara d’uovo. Versare in un bicchiere doppio old fashioned e al centro dell’emulsione far cadere alcune gocce di Angostura a mo’ di guarnizione, finire con due cannucce. La versione più moderna si avvale del blender per un’emulsione perfetta, e spesso di un Pisco cileno, più facile da trovare in Italia, il tutto versato in un bicchiere doppio old fashioned, 4 gocce di angostura a mo’ di guarnizione nel mezzo dell’emulsione e due cannucce.  
Perché è il nostro preferito? Per quel gusto particolare del Pisco, che in questo cocktail, con il limone, sprigiona un bouquet di aromi delicati, e pur rimanendo alcolico non è aggressivo. 

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